Donald Trump non esclude alcuna opzione sulla Siria dopo il presunto attacco chimico a Douma. Lo ha annunciato lo stesso presidente americano durante una riunione di governo alla Casa Bianca. Trump ha quindi annunciato che “gli Usa cercheranno di capire chi c’è dietro questo odioso attacco contro civili innocenti, se la Russia, la Siria, l’Iran o tutti loro insieme”.
Precedentemente, era stata annunciata una risposta immediata e comune contro “l’orribile attacco con armi chimiche in Siria” da parte di Donald Trump ed Emmanuel Macron. “Il regime di Assad deve essere chiamato a rispondere per i suoi continui abusi dei diritti umani”, rende noto la Casa Bianca riferendo di una telefonata tra i due leader.
Sia Trump che Macron hanno concordato anche di “scambiare informazioni sulla natura dell’attacco e di coordinare una forte risposta comune“. E sembra che gli Stati Uniti siano subito passati ai fatti: le difese aeree dell’esercito siriano hanno contrastato un attacco contro un aeroporto militare nella provincia centrale di Homs, abbattendo otto missili.
Secondo l’agenzia di stampa statale Sana, ci sarebbe stata “un’aggressione da parte degli Stati Uniti” che ha causato “la morte di alcune persone”. Washington ha però negato che un simile attacco sia stato lanciato sulla Siria. Nella zona era presente l’ultimo presidio dell’opposizione al regime.
A compiere l’attacco, secondo il ministero della Difesa russo, sarebbero stati due aerei F-15 dell’Aeronautica israeliana i quali hanno lanciato otto missili guidati contro l’aerodromo siriano T-4. L’attacco è avvenuto dal Libano, senza violare lo spazio aereo siriano. Mosca segnala che “nessun consulente” militare russo è tra le 14 vittime.
Il presidente americano Donald Trump aveva promesso che Damasco avrebbe pagato “un grande prezzo” per il sospetto attacco chimico, dichiarando che “Putin, la Russia e l’Iran sono responsabili per il sostegno all’animale Assad”. Poche ore prima dell’attacco missilistico, la Casa Bianca non aveva escluso un raid contro obiettivi del regime siriano.
“Non escluderei alcuna opzione”, aveva detto alla Abc Thomas Bossert, consigliere di Trump per la sicurezza nazionale e l’antiterrorismo. L’Unione europea dal canto suo “condanna nei termini più forti l’uso di armi chimiche e chiede una risposta immediata da parte della comunità internazionale”. L’UE chiede inoltre a Russia e Iran di “usare la loro influenza per prevenire ogni ulteriore attacco“.