Il contatto di ieri con Marc Marquez non è andato giù a Valentino Rossi. Il pesarese, dopo l’episodio che ha visto coinvolto il campione del mondo in carica e il suo fidato amico Uccio, ha attaccato pesantemente il suo rivale, reo di una condotta scorretta e reiterata: “Marquez distrugge questo sport, io ho paura a gareggiare con lui perché la direzione gli consente di fare quello che vuole. Ti colpisce tra la moto e la gamba per farti cadere, è pericoloso. La race direction dovrebbe prendere provvedimenti, così noi piloti non siamo tutelati”.
“Le sue scuse – prosegue un Rossi raramente così nervoso – non sono sincere, perché alla prossima gara ci riproverà allo stesso modo. Spero che non mi guardi più in faccia e non si avvicini più a me. Le regole parlano chiaro, oggi doveva essere fuori dalla gara. Lui alza il livello della competizione ad un livello che è pericoloso. Io, poi, ho sempre un trattamento ancora peggiore, basta ricordare cosa fece nel 2015, facendomi perdere apposta il Mondiale”.
In questo clima rusticano sull’asse Italia-Spagna, ad alimentare le polemiche ci pensa Aleix Espargaro, che se la prende con la direzione per la mancata sanzione nei confronti di Danilo Petrucci, colpevole, secondo lo spagnolo, di un sorpasso ancor più al limite di quello effettuato da Marquez.
Insomma, siamo solo al secondo GP stagionale e le scintille sono già arrivate a livelli molto alti, simili alla tensione provata nel finale della stagione 2015. Allora, però, si trattava delle ultime gare. Qui c’è un’intera stagione da disputare, e la race direction dovrà lavorare parecchio per smorzare il clima da saloon che si è creato.