Sono numerosi i colpi d’arma da fuoco uditi, questo pomeriggio, nella periferia di Vieste. Si tratterebbe di un delitto di mafia. E la vittima dell’omicidio sarebbe un 45enne, freddato mentre camminava – secondo una prima ricostruzione – in località Palude Mezzane, nel Foggiano. Era cugino di Angelo Notarangelo, un boss della mafia garganica noto come Cintaridd, già vittima di un agguato nel gennaio 2015.
Secondo le indagini, ormai da qualche tempo i clan della zona di Vieste sarebbero in lotta per la supremazia del territorio. Al centro delle contese, chiaramente, i traffici illeciti di stupefacenti. L’uomo ucciso questo pomeriggio è Giovan Battista Notarangelo. E sarebbero almeno 15 i colpi d’armi da fuoco, partiti peraltro da armi differenti, con cui i killer hanno provato a togliergli la vita. Sono 6, invece, quelli andati a segno. Un contadino, notato il sangue, ha allertato le forze dell’ordine. Riteneva che la vittima fosse stata aggredita dai maiali che, infatti, circondavano il cadavere.
Il cugino del Cintaridd era stato arrestato, nel 2011, insieme ad altre sei persone, accusate di estorsione e traffico di droga, tutti reati aggravati dalle modalità mafiose. La morte di Notarangelo è l’ennesimo fatto di sangue che macchia un territorio ansioso di reagire. A Foggia, ‘solo’ lo scorso 21 marzo, si era tenuta la marcia di Libera contro le mafie.