Mare, tradizioni e luoghi incantati, in una sola parola: Sardegna. Un’isola che stupisce il visitatore, immerso in una natura selvaggia e incotaminata. Non mancano di certo gli eventi culturali che animeranno il weekend dal 6 all’8 aprile, ricco di sagre, mostre e visite.
Sardegna, la 46esima Sagra degli Agrumi di Muravera
La ‘Sagra degli agrumi‘ è la più attesa del Sarrabus, nel Sud della Sardegna. Evento all’insegna di musica, balli, laboratori, mostre e la colorata sfilata in abito tradizionali e le originali ‘etnotraccas’. In più sarà un’occasione per parlare delle produzioni agrumicole caratteristiche e rivivere le tradizioni del posto, dove le massaie preparano ‘sa fregula’ e ‘is malloreddus’.
Da segnalare il MIF, il mueso dedicato all’imprenditorialità femminile,e la casa dei Candelai per scoprire come si lavora la cera. Inoltre non mancherà la sfilata del carnevale tradizionale di Muravera, nel corso della quale cavalieri e musicisti regalano una colonna sonora con le launeddas del Sarrabus,
Infine le etnotraccas, ossia spaccati della vita tradizionale che raccontano, grazie alle capacità artigianali dei ‘maistus e traccas’, la storia dei lavori antichi.
Sardegna, la mostra di scultura ‘Erru e Ohu – Ferro e Fuoco’
Fino all’8 aprile, il Managhieri Wine Bar di Oliena, in provincia di Nuovo, ospiterà la mostra di scultura ‘Erru e Ohu – Ferro e Fuoco‘. L’evento è curato dallo storico dell’arte Daniela Madau. Obiettivo: raccontare la simbiosi tra l’arte della ceramica e della scultura su ferro e il fuoco, elemento simbolico nella cultura sarda.
La mostra vuole contribuire a raccontare l’artigianato che si trasforma in arte, esaltando la capacità degli artisti di comunicare mediante le loro sculture. che esalta e diventa veicolo di trasmissione di messaggi intrinseci di ogni singolo artista.
Orari apertura mostra: tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00, dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Sardegna, la Necropoli di Tuvixeddu
La necropoli di Tuvixeddu è la più grande area sepolcrale del mondo fenicio-punico mediterraneo, un autento gioiello di Cagliari. Sepolture e corredi funebri, pitture parietali, letteratura e aneddoti si celano dietro questa necropoli, edificata tra il VI e il III secolo a.C, destinata ad ospitare i defunti inumati.
Il suo grande interesse archeologico risiede nella capacità di documentare una traduzione di pittura parietale di matrice nord-africana. Insomma, un reperto storico di estrema bellezza da visitare il 7 aprile alle 17.