Il tempo scorre lento, a Ficarra. E, ancora più lento – probabilmente – scorre negli uffici comunali di questa piccola località del Messinese. Lo sanno bene gli impiegati del Comune, sospesi (in maggioranza) questa mattina dal comando provinciale dei Carabinieri di Messina. Su una quarantina di dipendenti, sono 23 quelli che si sono visti notificare i provvedimenti di sospensione. E, non tutti e 23, probabilmente hanno capito dove avrebbero sbagliato.
“Ma qui sono trent’anni che si fa così. Ognuno agisce per coscienza personale”, si difende candindamente uno dei dirigenti del Comune, quando i Carabieneri gli contestano il mancato controllo sulle presenze dei dipendenti. E, si sa, dove c’è ‘coscienza personale‘, possiamo disfarci del cartellino, ancora più assente degli impiegati comunali, al municipio di Ficarra.
Anche il dirigente, quasi stupito dei provvedimenti, come gli altri dipendenti era solito concedersi ‘lunghe’ pause in pieno orario di lavoro. Non un caffè al volo, ma addirittura passeggiate al mercato. Puntate in piazza, a casa, ovunque ci fosse bisogno di loro. Ovunque, fuori dagli uffici comunali.
Poco più di mille anime, Ficarra domina il profilo dei Nebrodi, a qualche chilometro dalla notissima Capo d’Orlando. E, mentre il tempo scorreva lento (per i comunali), i Carabinieri documentavano, grazie al materiale video, circa 650 episodi di assenteismo: 12.500 minuti di assenza. “Anarchia amministrativa”, secondo il gip di Patti che ha scritto: “Si tratta di un sistema patologico e fraudolento”. Truffa aggravvata e continua ai danni dell’ente pubblico. False attestazioni. Sono questi i reati contestati agli indagati. Sarà poi la Corte dei Conti a quantificare il danno economico.
‘Trent’anni di prassi’, nella ridente Ficarra, sembrano destinati a finire. E, questa volta, davanti al giudice, gli impiegati comunali non potranno fare al loro solito, e assentarsi.