Il Senato ha i suoi 4 vicepresidenti: sono stati eletti Roberto Calderoli della Lega con 164 voti, Ignazio La Russa per Fratelli d’Italia con 119 voti, Paola Taverna del M5S con 105 e Anna Rossomando del Pd con 63 preferenze.
I senatori hanno eletto i tre Questori: Antonio De Poli, per FI, il più votato con 165 preferenze; Paolo Arrigoni, per la Lega, con 130; Laura Bottici in quota M5S con 115. Al Pd non è toccato nessun Questore perché il candidato Gianni Pittella ha ottenuto solo 59 voti. Lucio Malan (FI) ha incassato 3 preferenze, Bergonzoni 1, Calderoli 1, Fedeli 1. Schede bianche 2. Una sola nulla. Bottici e De Poli avevano ricoperto il ruolo di Questore anche nella precedente legislatura.
Il capogruppo Pd a Palazzo Madama, Andrea Marcucci, grida allo scandalo: “Una cosa molto grave, mai successa: la maggioranza che ha già eletto i presidenti ha deciso di non dare possibilità di accesso all’opposizione”. Quanto accaduto, secondo Marcucci, “rafforza un rapporto basato sulla spartizione e sull’assenza di trasparenza tra M5S e Lega”.
Sono stati eletti come segretari d’Aula Paolo Tosato (Lega), Francesco Giro (FI), Tiziana Nisini (Lega), Vincenzo Carbone (FI), Michela Montevecchi (M5S), Sergio Puglia (M5S), Giuseppe Pisani (M5S), Gianluca Castaldi (M5S). Nessun segretario d’Aula per il Pd.
Adesso la partita si sposta sugli incarichi nell’ufficio di presidenza della Camera. Al termine di una giornata di contatti, i Dem, che hanno bisogno del voto di altri gruppi per eleggere i propri nomi, attendono risposte su una vicepresidenza. I Cinque stelle potrebbero però decidere, come sembra, di tenerla per sé magari offrendo al Pd un altro incarico come quello di questore. Ma i Dem, se gli verrà negata la vicepresidenza, potrebbero decidere di tirarsi fuori da tutto e non partecipare al voto sulle cariche istituzionali alla Camera.