Giuseppe Sala è stato assolto. Il sindaco di Milano, sotto accusa per l’appalto sulla Piastra dei servizi, esce innocente dall’udienza preliminare. Prosciolto “perché il fatto non sussiste”, Sala era finito nell’inchiesta non perché sindaco, ma per essere stato l’amministratore delegato di Expo.
Il gup, Giovanna Campanile, ha dichiarato il non luogo a procedere. “Ho sentito il sindaco”, ha dichiarato il legale, Salvatore Scuto, che ha aggiunto: “Ѐ contento, dice che è stata ristabilita la verità storica”.
Rinviati a giudizio, invece, gli altri 7 imputati, tra cui 2 società. L’indagine riguardava l’affidamento della fornitura di 6mila alberi alla Mantovani Spa. L’incarico sarebbe stato affidato alla società senza gara d’appalto. Secondo i sostituti pg, Calia e Gaballo, Sala aveva derogato, nell’ottobre 2013, in modo illecito al Codice degli appalti e alle normative europee che disciplinano le regole sugli affidamenti e le gare pubbliche. La sua condatta, illegittima, aveva quindi procurato un “ingiusto vantaggio” alla Mantovani. Tuttavia, secondo il gup, il sindaco non avrebbe commesso alcuna violazione.
L’assoluzione di oggi non lascia tranquillo (non del tutto, almeno) il sindaco di Milano. Giuseppe Sala, infatti, andrà a processo a maggio con l’accusa di falso, sempre relativamente al caso Expo. Avrebbe retrodatato due verbali, nell’ambito della stessa inchiesta.