Matteo Salvini torna a cavalcare il suo cavallo di battaglia, augurandosi una brusca interruzione di tutti gli sbarchi di migranti sulle coste italiane. Sarebbe questa, secondo il leader leghista, la soluzione – da adottare immediatamente – in questa nuova fase di alta minaccia terroristica nei confronti dell’Italia. L’indagine di Foggia – sull’imam che incitava a “rompere i crani dei miscredenti” – ha scatenato, infatti, nuovi inquietanti scenari.
Il rapporto Frontex sull’allerta terrorismo, reso noto ieri, era destinato a far parlare di sé e così è stato. In una fase di apparente calma, i dati che emergono dal dossier evidenziano che l’Italia non sarebbe immune alle stragi del Daesh. L’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera intervenendo, durante un’audizione parlamentare a Bruxelles, aveva infatti paventato una nuova “minaccia terroristica” proveniente da paesi come Algeria e Tunisia. “Il rischio terrorismo è altissimo”, ha dichiarato il leader del Carroccio, facendo eco a Frontex. Ha richiesto, dunque, un tempestivo intervento da parte dell’autorità, perché la possibilità che ci siano infiltrati tra chi sbarca potrebbe essere concreta. “Controllo ferreo”, ha aggiunto il leader del centrodestra.
Anche il ministro dell’Interno ha messo in guardia sul rapporto Frontex. “La minaccia della Jihad è, in Italia, al massimo livello”, ha affermato Minniti durante un’intervista, prima di celebrare i successi della strategia italiana nel Mediterraneo. “Siamo al nono mese consecutivo di riduzione degli sbarchi”, ha sottolineato il Dem, augurandosi il corridoio umanitario Tripoli-Europa possa diventare un modello. “Forse l’unico modello possibile”, ha concluso Minniti.