Un’ulteriore sentenza conferma l’impianto accusatorio che ha portato all’imputazione di Antonio Logli. Il sostituto procuratore generale di Firenze Filippo Di Benedetto, al termine della requisitoria al processo in corte d’assise d’appello a Firenze, ha chiesto la conferma della condanna di primo grado a 20 anni di reclusione per l’imputato.
Antonio Logli è accusato di omicidio e distruzione del cadavere della moglie Roberta Ragusa, scomparsa da San Giuliano Terme (Pisa) tra il 13 e il 14 gennaio 2012 e mai più ritrovata. In primo grado era stato condannato con rito abbreviato a 20 anni. Nella storia processuale della vicenda Ragusa sono presenti il figlio Daniele Logli e alcuni parenti della donna scomparsa. Dopo un breve ritiro in camera di consiglio la Corte ha respinto la questione preliminare e il processo ha ripreso con la requisitoria della procura generale. Il processo è seguito all’esterno da diverse troupe televisive.