Il messaggio lanciato dal M5S ad avversari e alleati più o meno futuribili, è chiarissimo: “Il governo non si può fare se non sarà fatto premier Luigi Di Maio. Il voto dei cittadini va rispettato”. Intervenuto ai microfoni di “24 Mattino”, su Radio24, il deputato M5S Alfonso Bonafede ribadisce inoltre: “Di Maio non farà mai il Nazareno”.
Ma c’è chi la pensa diversamente, in primi il leader della Lega Matteo Salvini: “Se Di Maio dice ‘o io premier o niente’ non è il modo giusto per partire. Se Di Maio dice o io o nessuno sbaglia, perché a oggi è nessuno. Non puoi andare al governo dicendo o io o niente, altrimenti che discussione è? La Lega ha già fatto passi indietro per far partire il lavoro della Camere ma non è che possiamo fare passi indietro su passi indietro”.
“Tutte le persone che sto incontrando mi dicono ‘adesso passate dalle parole ai fatti’ – continua Salvini nel corso della registrazione di Porta a Porta -, il mio obiettivo è la cancellazione della Fornero, la riduzione delle tasse, il controllo dei confini, l’espulsione dei clandestini. Da quello riparto, lo proporremo come centrodestra unito, la coalizione che ha vinto è una squadra. Da soli non si va lontano. Io sono pronto, c’è una squadra pronta“.
Certezze e prospettive di governo: “L’Italia non può permettersi preclusioni, arroccamenti o capricci”, ha detto il leader della Lega auspicando che tutto il centrodestra resti “disponibile a dialogare. Noi proporremo una idea di Italia ai Cinque Stelle, che non duri 5 mesi ma 5 anni. Non pretendo di imporre il mio pacchetto, ma tutti devono ritenersi provvisori su questa terra, a maggior ragione nel governo”.
“Siamo a fine marzo, spero che entro un mese qualcuno possa giurare al Quirinale. Faremo di tutto perché abbiamo un governo serio il prima possibile”. Infine l’appuntamento: “La settimana prossima ci vedremo con Di Maio in campo neutro, ci troveremo o alla Camera o al Senato”, ha detto il leader della Lega.