L’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato un’intera sezione del suo sito alle bufale e alle fake news sul cibo, che girano sul web. Alcune di queste sono credenze antiche, radicate nella nostra tradizione, che si sono diffuse maggiormente tramite la rete ma adesso è arrivato il momento di fare chiarezza a favore della nostra salute.
L’ISS contro le fake news sul cibo
Tante volte ci siamo sentiti dire che la pasta faccia ingrassare mentre, di contro, l’ananas sia un ottimo brucia grassi. Niente di più sbagliato. “Non esistono alimenti buoni né cattivi – scrive l’ISS -: tutti gli alimenti vanno inseriti, nelle giuste proporzioni, nell’ambito di una dieta sana e varia”. Non è vero che in Italia gli alimenti che arrivano sulle nostre tavole non sono controllati mentre i prodotti del contadino sono più sicuri perché “i controlli che vengono effettuati lungo tutta la filiera alimentare, dai campi alla tavola, garantiscono che i prodotti commercializzati negli esercizi autorizzati alla vendita siano sicuri per la salute“. La fake news più diffusa è quella sullo zucchero di canna, considerato migliore di quello bianco. “Entrambi i tipi di zucchero – scrive l’ISS – contengono, infatti, esattamente la stessa molecola, il saccarosio, per cui sono equivalenti”.
Alzi la mano chi non ha mai sperato di perdere peso in poco tempo. Le famose diete dei sette chili in sette giorni o le presunte scorciatoie come le saune dimagranti sono delle bufale colossali. “Le diete drastiche e non equilibrate – scrive ancora l’ISS – provocano una riduzione troppo rapida del numero di calorie assunte: questo rallenta il metabolismo ed i chili in eccesso vengono ripresi rapidamente“. Ricordate inoltre che “nessun prodotto dovrebbe sostituire, se non per periodi limitati e all’interno di un regime dietetico ipocalorico controllato, un pasto completo”, attenzione quindi a barrette energetiche e prodotti solubili. Nessun pasto dovrebbe essere saltato o totalmente sostituito con questi prodotti.
Un problema su cui porre l’attenzione invece è quello dell’obesità infantile, che non passerà con lo sviluppo perché un bambino obeso, con buone probabilità, sarà anche un adulto obeso. I cibi grassi non “foderano lo stomaco” proteggendolo per chi soffre di gastrite, sono anzi sconsigliati in caso di bruciori. I pazienti affetti da diabete devono controllare il consumo di frutta, perché “per il suo contenuto di zuccheri deve essere correttamente dosata”. Inoltre chi non soffre di celiachia dovrebbe evitare i cibi senza glutine, perché non sono più salutari, al contrario hanno un apporto calorico maggiore rispetto ai cibi con il glutine e hanno un indice glicemico più elevato. Il colesterolo alto non è soltanto una conseguenza genetica ma il livello si può controllare con una corretta alimentazione.