Il Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, ha acquistato uno spazio su quasi tutti i quotidiani inglesi e americani per chiedere pubblicamente scusa in merito allo scandalo di Cambridge Analytica. “Noi abbiamo una responsabilità” scrive, e la protezione dei dati viene messa al primo posto. Intanto, però, emergono dubbi sulla tutela della privacy per gli utenti Android.
Nel suo messaggio sui giornali, Zuckerberg ha ricalcato le scuse già pubblicate sulla propria pagina Facebook e durante un’intervista alla Cnn. “Noi abbiamo una responsabilità: proteggere i tuoi dati. Se non ci riusciamo, non vi meritiamo”, si legge nell’annuncio. A fare trapelare i dati di milioni di utenti Facebook nel 2014 sembra sia stato un quiz pubblicato da un ricercatore universitario. E Zuckergerg aggiunge “Questa è stata una violazione della fiducia, e mi dispiace non aver fatto di più in quel momento. Stiamo ora prendendo provvedimenti per assicurarci che questo non accada di nuovo“.
Intanto, però, sembra che la tutela della privacy degli utenti Facebook non sia ancora messa ben a punto. Secondo un rapporto della pubblicazione Ars Techinca, citato da Cnbc, il social network avrebbe salvato dati di utenti di telefoni Android ma Facebook ribatte che è tutto regolare. Sembra infatti che si tratti di una pratica per avviare l’uploading dei contatti telefonici, ma il consenso alla funzione è opzionale e i contatti possono essere cancellati dal profilo con uno strumento disponibile sui browser.