Anche quest’anno, Roger Federer non scenderà in campo sulla terra rossa. Il fuoriclasse di Basilea, dopo la sconfitta patita ieri con Thanasi Kokkinakis al secondo turno di Miami (che gli costerà anche il numero 1 del ranking ATP), ha deciso di replicare la decisione dello scorso anno, quando dopo la vittoria in Florida si concentrò sul recupero della miglior condizione in vista della seconda metà di stagione, comunicandolo nella conferenza postpartita di rito.
Una scelta che da una parte sorprende, considerando che nelle scorse settimane lo svizzero si era detto intenzionato a tentare di vincere per la seconda volta in carriera il Roland Garros. Alla luce delle prestazioni poco brillanti a Indian Wells e Miami, però, emerge la necessità di uno stop forzato per ritrovare il suo miglior tennis, senza sovraccaricare di sforzi un fisico che, per quanto straordinario, accusa comunque il peso dei suoi quasi trentasette anni.
Alla luce di questa programmazione ridotta, è probabile che, come lo scorso anno, Federer disputi tre tornei sull’erba tra giugno e luglio, anche per ragioni di sponsor. La Mercedes, infatti, richiede la sua presenza a Stoccarda, dove nel 2017 si arrese all’amico Tommy Haas. Seguiranno poi, l’amato 500 di Halle, dove ha vinto otto volte in carriera, e Wimbledon, per entrare, una volta di più, nella storia con il ventunesimo torneo Slam del suo straordinario palmarès.