Carles Puigdemont, l’ex presidente catalano in esilio contro il quale la Spagna ha emesso una nuova richiesta europea di arresto ed estradizione, è stato fermato dalla polizia tedesca mentre attraversava in auto la frontiera fra la Danimarca e la Germania, proveniente dalla Finlandia e diretto in Belgio, dove risiede. Lo ha reso noto il suo avvocato, Jaume Alonso-Cuevillas. Puigdemont è trattenuto in attesa di accertamenti.
L’ex presidente catalano, che ha lasciato venerdì sera la Finlandia, aveva intenzione di mettersi a disposizione delle autorità del Belgio non appena rientrato a Bruxelles. Il leader indipendentista era stato formalmente incriminato per presunta ‘ribellione’ venerdì, con altri 24 dirigenti catalani, dal tribunale supremo spagnolo, che aveva riattivato l’euro-richiesta di arresto ed estradizione. Rischia, con gli altri incriminati, una condanna fino a 30 anni di carcere.
Il fermo di Puidgemont sarebbe scattato su segnalazione dei servizi segreti di Madrid, che lo avevano localizzato dopo la sua partenza da Helsinki e hanno avvertito Berlino. L’ex presidente della Catalogna è stato poi trasferito nella prigione di Neumunster, sempre in Germania. Una decisione sulla durata della custodia in carcere dell’ex presidente regionale durante il procedimento per l’estradizione arriverà “con una certa probabilità solo lunedì”, ha riferito il vice procuratore generale dello Schleswig-Holstein Ralph Dopper, sottolineando che “siamo all’inizio dell’esame”.
La notizia dell’arresto ha scatenato una protesta di piazza. Migliaia di persone sono scese per strada a Barcellona, sventolando le bandiere indipendentiste catalane. Rispondendo all’appello di un gruppo indipendentista radicale, i comitati di Difesa della Repubblica, i manifestanti si sono radunati sulla Rambla, scandendo “Libertà per i prigionieri politici” e “Puigdemont nostro presidente”. I manifestanti si sono poi diretti verso la sede locale della Commissione europea.
Durante la protesta si sono registrati scontri tra polizia e manifestanti. Gli agenti, in tenuta antisommossa, hanno colpito i manifestanti con i manganelli, tentando di respingere diverse persone che cercavano di entrare negli uffici del rappresentante del governo spagnolo in Catalogna. Almeno 87 persone sono rimaste ferite mentre altre quattro sono state arrestate. Incendiati i cassonetti dei rifiuti.