La stagione di Formula 1 deve ancora cominciare, e già le polemiche la fanno da padrone. Dopo le frecciate a distanza tra l’ad Ferrari Marchionne e i nuovi padroni del circus di Liberty Media, stavolta a far discutere è la decisione da parte del Cavallino di ingaggiare a partire dal prossimo settembre l’ex tecnico FIA Laurent Mekies, non rispettando il termine di dodici mesi che i vari team principal si erano dati perché avvenisse il necessario “gardening”, ma solo la misura ridotta di sei mesi.
Ad accusare la Ferrari è stato, con parole dure in conferenza stampa, il team principal Red Bull Chris Horner: “certe scuderie, fra cui proprio la Ferrari, volevano che questo periodo di stacco del personale Fia fosse di tre anni, ma alla fine abbiamo tutti concordato 12 mesi. E stiamo parlando di un accordo trovato solo sei settimane fa, probabilmente proprio mentre stavano trattando con Mekies”.
Dal canto suo, il team principal del Cavallino Maurizio Arrivabene si era difeso dicendo che erano state rispettate le norme di diritto del lavoro svizzero, riferimento legale per il contratto di Mekies, e che in quella cornice normativa un accordo come quello discusso tra i vari team sarebbe stato illegale. Una situazione che, in ogni caso, continuerà a far discutere.