I, Tonya, uno dei film più irriverenti di quest’anno, si presta già a diventare un cult. La storia di Tonya Harding, campionessa statunitense di pattinaggio, rude e fuori dagli schemi, che pur di diventare famosa, farsi apprezzare per le sue straordinarie doti e battere la compagna di squadra ed eterna avversaria Nancy Kerrigan, scende a compromessi. Una storia vera, violenta e bizzarra che si regge sulle doti del cast, su una sceneggiatura mai banale e su una regia ritmata che non permette mai di annoiarsi.
Ma I,Tonya di Craig Gillespie, diventa ancora più interessante per i suoi tanti segreti e retroscena. Margot Robbie, nel film non solo protagonista ma anche produttrice, ha scovato questa storia due anni fa nella Black List 2016, la classifica dei migliori soggetti inediti. Quando si verificarono i fatti che coinvolsero la Harding, Robbie aveva quattro anni e viveva in Australia e dopo che la lesse pensò fosse una storia di finzione. A spingerla a realizzare il progetto, indipendente e con un piccolo budget, fu la notizia che tutto era accaduto realmente.
Margot Robbie non indossò i pattini per la prima volta sul set di I,Tonya. Infatti, quando si trasferì negli Stati Uniti, entrò a far parte di una squadra di hockey. Ma interpretando il personaggio di Tonya Harding capì che non aveva nulla a che fare con il pattinaggio artistico. Nonostante ciò ha imparato le coreografie studiate per lei da Sarah Kawahara (ex coreografa proprio di Nancy Kerrigan) ed è stata coadiuvata da controfigure e tecnologie CGI per riprodurre il famoso e difficilissimo triplo axel per cui la Harding divenne famosa. Reali invece sono le scene in cui la Robbie cuce i costumi da pattinaggio. L’attrice infatti ha raccontato di essere sempre stata abile con ago e filo.
Nel film inoltre l’attrice è quasi irriconoscibile, non solo per i costumi trash che è stata costretta ad indossare (ben 80, più di tutti quelli che ha indossato in altri film) ma anche e soprattutto per i suoi capelli. L’attrice infatti ha dovuto indossare delle parrucche ulteriormente modificate dai truccatori nientemeno che con la birra per ottenere l’effetto crespo e scombinato. La trasformazione ha reso la Robbie molto simile alla vera Tonya se non fosse che l’attrice è più alta della pattinatrice di 12 centimetri.
Vittoria annunciata quella di Allison Janney. La star della tv americana (l’abbiamo vista in Mom, Due uomini e mezzo ma anche in The Help e 10 cose che odio di te) e che ha persino la sua stella sulla Walk of Fame, è nota per il suo trasformismo. Anche lei irriconoscibile nel personaggio di LaVona, crudele madre di Tonya Harding, è riuscita a trasmettere tutto il disprezzo del personaggio. D’altronde la Janney non ha dovuto neanche sostenere il provino per la parte di LaVona.
Infatti l’attrice conosceva lo sceneggiatore Steven Rogers dai tempi della scuola di recitazione di New York. Proprio pensando a lei Rogers scrisse la parte di LaVona, sicuro che solo lei avrebbe potuto interpretarla. La Janney è stata inoltre talmente meticolosa da voler scegliere in prima persona il pappagallo che avrebbe dovuto posare sulla sua spalla. Dopo averne “provinati” due, scelse il terzo che chiamò Little Boy.
Inoltre la stessa Allison Janney non è estranea al mondo del pattinaggio. Prima di fare l’attrice infatti aveva davanti a sé un futuro da campionessa ma ebbe un terribile incidente. A 17 anni infatti sfondò una porta in vetro. In seguito alla caduta le si ruppero i legamenti costringendola a virare verso altre prospettive.