Il sindaco di Gallarate, Andrea Cassani, ha pagato il biglietto del treno ai migranti a cui non è stata accettata la domanda d’asilo, per mandarli via. L’assessore alle politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, si indigna e scatta la polemica sulla gestione dei rifugiati. Richiesto l’intervento della prefettura.
Circa sessanta migranti sono stati trasferiti da un centro in chiusura di Gallarate al centro di Bresso nel milanese. A dodici di loro, però, non è stata accettata la domanda di asilo e così il sindaco Cassani e Kb srl, che gestiva il centro in chiusura, hanno dato 180 euro ai migranti, 15 a testa, per comprare un biglietto del treno per Milano.
La decisione di Andrea Cassani ha scatenato la polemica sulla gestione dei rifugiati. “È una modalità allucinante – ha commentato Majorino -. E il sistema nazionale va rifatto”, l’assessore alle politiche sociali ha anche chiesto l’intervento della prefettura. Milano ha passato il caso a Varese, che è competente per Gallarate.