La morte di Davide Astori ha lasciato, oltre ad una scia amara di dolore incolmabile per la sua scomparsa, dei nodi non facili da risolvere per la Lega calcio italiana, costretta a rinviare i match di campionato di domenica 4 marzo proprio per il decesso del calciatore viola.
Fassone vs Antonello
Il derby di Milano, che era in programma per quella data, si giocherà il 4 aprile, esattamente un mese dopo il tragico evento: “Il derby il 4 aprile? Creerà problemi a qualcuno perché si giocherà in un giorno feriale e alle 18.30. Noi abbiamo fatto il possibile, abbiamo parlato con Malagò e con l’Inter e abbiamo offerto o il 25 aprile o il 1 maggio che sono due giorni festivi. Ma c’è un regolamento che mette l’Inter nella condizione di dire di no e l’Inter ha detto no. Sono amareggiato”, così ha chiosato l’ad rossonero Fassone nel post match di Milan-Chievo. Parole, le sue, di insoddisfazione sulle modalità di recupero del derby, con un retrogusto “al veleno”, e che hanno portato perciò il Ceo dell’Inter Alessandro Antonello a rispondere così sul sito del club: “Ci siamo semplicemente attenuti alle regole imposte all’interno della Lega. Scegliere una data diversa rispetto alle altre partite rinviate per l’evento tragico che ha coinvolto Davide Astori non c’entra con il rispetto dei tifosi, che siamo convinti risponderanno alla grande, come hanno sempre fatto”.