La musica oltre ogni confine: è questo il messaggio lanciato da Laura Pausini, una delle popstar più amate al mondo. La cantante si è recata ieri, attorno alle 15.30, presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Lodi, dov’è ricoverato Fabio Muroni. Sorpresa che ha rincuorato il 12enne affetto dalla cosiddetta ‘sindrome di West‘, una malattia degenerativa che implica anche una tetra paresi spastica ed una encefalopatia, che ne ha condizionato lo sviluppo.
“Ciao Fabio, hai visto che son riuscita a venire a trovarti?” , ha detto la Pausini dopo aver incontrato Fabio, spiegando che si è trattata di una “coincidenza – ha spiegato poi Laura – pensa che non avevo mai letto il tuo messaggio fino all’altra sera, il giorno prima di venire a Milano. Sono felicissima di conoscerti!”. Parole che hanno reso felice il 12enne, al quale la cantante ha regalato l’ultimo cd, invitando l’intera famiglia a uno dei suoi concerti, la lettera scritta a gennaio dal papà di Fabio.
“Fra tutti i cantanti che ascolto sei l’unica che mi rilassa e se piango per qualche dolore appena sento la tua voce smetto di piangere e ascolto incantato, a volte sorrido”, aveva scritto Vittorio, il papà di Fabio, in una lettera che aveva fatto il giro dei social e che era accompagnata da un video in cui si vedeva che Fabio sorrideva ascoltando ‘Non è detto’ di Laura Pausini.
“Ho scritto quella lettera a gennaio, dopo lo sconforto dovuto all’intervento: da allora, infatti, abbiamo fatto dentro e fuori dall’ospedale e Fabio non si è più ripreso – spiega papà Vittorio -. Domenica eravamo stati preavvisati dell’arrivo di un pacco dono da parte della cantante per lunedì, e invece poi è venuta a portarlo lei di persona! È stato un bel regalo per Fabio e per la festa del papà”.
Nel 2009 era scattata una gara di solidarietà per permettere a Fabio di recarsi coi genitori in America e sottoporsi a cure avanzate. Le terapie intensive, svolte in un centro specializzato della Florida, con personale esperto, avevano dato dei frutti ma la famiglia ha poi dovuto fare rientro in Italia. Poi il Comune di Lodi aveva consegnato ai Muroni un alloggio attrezzato in una palazzina di nuova costruzione vicino alla scuola elementare Arcobaleno, che Fabio ha così potuto cominciare a frequentare. “Uno sponsor per due anni ci ha permesso di pagargli uno specialista a domicilio – afferma il papà -. Di base abbiamo la terapia respiratoria effettuata alla Don Gnocchi grazie all’Asst 5 volte a settimana e quelle motoria e craniosacrale che paghiamo privatamente 2 o 3 volte a settimana”. “Ma a gennaio, dato che andava in apnea, si è resa necessaria la tracheotomia. Ora ha ancora la febbre: speriamo che si riprenda presto. Anche perché Laura Pausini, tra un autografo e un selfie col personale ospedaliero, ha detto che ci inviterà ad un suo concerto”, ha concluso Vittorio Muroni.