Papa Francesco ha parlato a Roma davanti a circa 300 giovani durante l’incontro in preparazione del Sinodo dei vescovi, soffermandosi sullo scottante tema del lavoro. “Per i giovani la mancanza di lavoro è un peccato sociale” ha detto il Pontefice, preoccupato delle possibili strade intraprese dai giovani disoccupati.
“Spesso siete emarginati dalla vita pubblica ordinaria e vi trovate a mendicare occupazioni che non vi garantiscono un domani”. Sono queste le parole che Papa Francesco rivolge ai giovani, e li invita a trovare il coraggio di parlare. “Cari giovani – dice -, bisogna parlare con coraggio, senza vergogna”.
La mancanza di lavoro è un problema che investe l’intera società. I giovani disoccupati intraprendono strade pericolose in cerca di certezze, sia economiche che morali. “Cosa fa un giovane che non trova lavoro? Si ammala di depressione – continua Bergoglio -, cade nelle dipendenze, si suicida, fa il ribelle o prende l’aereo e va in una città che non voglio nominare e si arruola nell’Isis o in un altro di questi movimenti guerriglieri. Almeno ritrova il senso di vivere e avrà uno stipendio mensile”.
La società parla di giovinezza ma non si occupa dei giovani: “Mi sembra che siamo circondati da una cultura che, se da una parte idolatra la giovinezza cercando di non farla passare mai, dall’altra esclude tanti giovani dall’essere protagonisti. E’ la filosofia del trucco – precisa Papa Francesco -: le persone crescono e cercano di truccarsi per sembrare più giovani, ma non si lascia crescere il giovane”.