Si definisce lo scenario su Brexit: un accordo sul divorzio tra Londra e Bruxelles sarebbe finalmente arrivato. “Abbiamo un testo legale di accordo”, annuncia oggi il capo negoziatore UE Michel Barnier che aggiunge: “È completo sulla maggior parte delle questioni”. È facile comprendere, ad ogni modo, a quale “questione” in sospeso si riferisca Barnier: sarebbe tutto ancora da chiudere lo spinoso caso irlandese. Ma il capo negoziatore avverte: “È una tappa decisiva, ma resta una tappa”. Il testo dell’accordo chiarisce, infatti, persino il problema “del periodo di transizione”. I cittadine UE che arriveranno in Gran Bretagna durante tale periodo, avranno pari diritti a quanti sono arrivati prima di Brexit.
Brexit: le tappe della negoziazione
Secondo il testo dell’accordo, Londra non avrà più alcuna voce in capitolo sui diritti del cittadino. Dovrà rispettare tutti gli obbighi UE ma godrà, è chiaro, di tutti i benefici che derivano dal divorzio, compresi quelli relativi al mercato interno. David Davis, ministro britannico per l’uscita dall’UE, si è detto soddisfatto: “I cittadini e le imprese hanno bisogno di certezze per prepararsi al futuro, oggi c’è una certezza su termini e condizioni”. L’intesa è stata raggiunta, come riferisce Barnier, dopo intense negoziazioni che hanno impegnato i tecnici “per giorni e per notti”.
Brexit: la questione irlandese
Resta, tuttavia, il nodo irlandese. Come sottolineato da Barnier, sarebbe nell’interesse di entrambe le parti “evitare una frontiera dura” tra le due Irlande. Ha inoltre proseguito: “Ci resta molto lavoro da fare su Irlanda e Irlanda del Nord”. Domani 20 marzo, Barnier incontrerà i 27 leader UE e la delegazione del Parlamento Europeo. Il consiglio europeo di giovedì e venerdì, a Bruxelles, valuterà, infine, le tappe della negoziazione.