La paura di una frattura Lega-FI potrebbe essere infondata. Matteo Salvini prova, con un nota, a mettere a tacere i rumors che, nei giorni passati, hanno ipotizzato un duello tra Berlusconi e il Carroccio.
“Con FI c’è totale condivisione e sintonia di programma e intenti”, afferma il leader leghista, rassicurando gli elettori della coalizione. Rivendica, inoltre, per sé e per i suoi alleati quel clima di stabilità che, a suo dire, mancherebbe ai 5stelle e ai Dem. “Proseguiamo per la nostra strada: vogliamo rendere operative le Camere quanto prima. Aspettiamo la convocazione di Mattarella”, continua la nota di Salvini.
Tuttavia, appare difficile negare che i forzisti non siano irritati dall’ipotesi di un asse Lega-M5S. I pentastellati, infatti, potrebbero assicurare al Carroccio la presidenza del Senato, che FI vorrebbe invece affidare al berlusconiano Paolo Romani. Renato Brunetta ha sottolineato che la presidenza di Palazzo Madama non potrà andare ai leghisti. Il capogruppo forzista alla Camera intende ridimensionare il ruolo di Salvini all’interno della coalizione. “Non è il leader del centrodestra”, ha dichiarato Brunetta, aggiungendo: “È semplicemente il leader del partito che all’interno del centrodestra ha avuto più voti.” Nonostante le rassicurazione del leghista, dunque, una rissa Berlusconi-Salvini parrebbe tutt’altro che improbabile.
Brunetta, sul Mattino, si è spinto ancora più in là, strizzando l’occhio ai Dem. “Non si può marginalizzare un partito come il PD”. Così si è espresso il capogruppo di FI, ribadendo che si tratta, comunque, della formazione politica più votata alla Camera. Ha, infine, auspicato: “Mi auguro che il PD sia un attore fondamentale di questa fase politica”. E se i Dem proseguono con la linea dettata dalla direzione dello scorso lunedì, sembra sempre più plausibile che all’interno della coalizione di centrodestra non tiri un vento d’intesa.