Aveva 88 anni, l’uomo trovato senza vita sull’Eurocity Nizza-Milano. Il suo corpo, impiccato nei bagni di un vagone, è stato rinvenuto sul treno, fermo alla stazione di Savona. Si tratta di Osvaldo Cocucci, nome noto alle cronache dalle carte dei processi a Giulio Andreotti.
Cocucci sarebbe stato il boss di una banda italo-argentina. La stessa di cui avrebbe fatto parte Federico Corniglia, famoso nome della malavita milanese. Pentitosi, Corniglia aveva riferito di un presunto incontro tra il senatore Andreotti e “Frank” Coppola. Era dunque il prezioso testimone del primo contatto tra Andreotti e Cosa Nostra, ma i giudici non avevano considerato attendibile la sua testimonianza.
Anche il nome di Michele Sindona, condannato come mandante del delitto Ambrosoli (Commissario liquidatore del Banco Ambrosiano), sarebbe legato a Cocucci. Così almeno emergerebbe dai processi ad Andreotti.
Sulla morte di Cocucci, malato inoltre di leucemia, indagano la Polfer e la Squadra Mobile di Sovana. Sarebbe uno strano suicidio, se venisse confermata l’ipotesi della prima ricostruzione. La modalità è infatti anomala: Cocucci si sarebbe appeso con un foulard ad uno dei pioli del bagno.
Per impiccarsi in tal modo, avrebbe dovuto piegare la testa di lato. Inoltre, la porta del bagno è stato trovata aperta e mancherebbero sia il portafoglio che il cellulare. Insomma, le modalità della sua morte sono tutt’altro che chiare.