La militante grillina Paola Giannone ha fatto causa al comune di Roma dopo essere caduta in una delle ormai famosissime buche capitoline. La Giannone, che è architetto ed insegnante, si trovava nell’atrio della Scuola di via Fabiola (sulla Gianicolense), quando è finita nella voragine.
Tra le varie ferite, l’attivista 5stelle avrebbe riportato anche una frattura del setto nasale. Virginia Raggi la aveva bocciata come aspirante assessore ai Lavori Pubblici, preferendole Margherita Gatta. Ed ecco, quindi, che la vendetta è stata servita.
“Una mia alunna era davanti a me, non ho visto la buca”, dichiara a La Repubblica Paola Giannone. Racconta al quotidiano di essersi ritrovata prima in ambulanza e poi all’ospedale. Accusa, quindi, la sindaca Raggi e la giunta capitolina: “Tutto a causa dell’inesistente manutenzione del manto di asfalto nel cortile della scuola”.
L’insegnante grillina pretende, adesso, un risarcimento, per cui ha presentato istanza sia all’INAIL sia al XII municipio. Ha allegato alla richiesta di risarcimento foto e referto medico rilasciato dal pronto soccorso del San Camillo.
La Giannone, che ha riportato anche contusioni ad una mano e alle ginocchia, conclude, rivolta ai microfoni di Repubblica: “Il danno si aggira sui 40 mila euro. Se moltiplicato per tutti gli infortunati che cadono a causa delle voragini disseminate in giro per la città, altro che ‘buco’ di bilancio”.