Era l’11 dicembre 2017 e si giocava la 16° giornata di Serie A che vedeva contro Lazio e Torino, partita terminata 1-3 per gli ospiti granata; un amaro match per l’ex di turno, Ciro Immobile, espulso alla fine del primo tempo per una vivace querelle con Burdisso, difensore del ‘Toro’, che si lascia cadere per terra in un contatto con l’attaccante della Lazio. L’arbitro del match, il signor Giacomelli della sezione di Trieste, ricorre all’ausilio della tecnologia VAR e decide d’espellere Ciro Immobile.
I tifosi della Lazio non ci stanno
11 dicembre la data della partita, 11 i tifosi laziali che hanno deciso di fare ricorso per: “richiesta di risarcimento per danni di natura non patrimoniale subiti, rappresentati dalla lesione del diritto di poter vivere la propria passione sportiva al riparo da condotte connotate da inaccettabili profili di colpa”.
Un caso unico, singolare nel suo genere, e spiegato ancora dagli avvocati difensori degli ultras biancocelesti Flaviano Sanzari e Stefano Previti: “La citazione in giudizio riguarda la condotta dei due arbitri – Piero Giacomelli e Di Bello (VAR) – che secondo i promotori dell’azione si sono gravemente e del tutto immotivatamente discostati da quanto stabilito dai regolamenti tecnici vigenti e dal Protocollo Var, privando la squadra di un sacrosanto calcio di rigore e decidendo per una ingiustificata espulsione nei confronti dell’attaccante biancoceleste“.