“Giorni gratis” in favore degli utenti: così le compagnie telefoniche potrebbero rimborsare i clienti per le fatture a 28 giorni. È quanto richiesto dall’Agcom a TIM, Vodafone, Wind Tre e Fastweb.
Il Codacons si è detto entusiasta. “Così le compagnie non avranno più scuse”, ha affermato il portavoce dell’associazione, aggiungendo: “viene meno qualsiasi intoppo burocratico o tecnico per l’elargizione dei rimborsi ai clienti”.
Il 27 giugno 2017, l’Agcom aveva sancito l’obbligatorietà della bolletta mensile. Lo “sconto” proposto si calcolerà proprio a partire da quella data. Sarà diverso per ogni utente fino ad un massimo di 15 “giorni gratis”.
Il Codacons ha dichiarato, tramite il presidente Carlo Rienzi: “La richiesta dell’Agcom consentirà di riconoscere agli utenti gli indennizzi loro spettanti per le pratiche fuorilegge messe in atto dagli operatori”.
Tuttavia, il plauso non giunge unanime da tutte le compagnie di consumatori. Massimiliano Dona, presidente UNC, non si espresso affatto in modo concorde. “È un regalo alle compagnie telefoniche”, ha affermato con scetticismo. Ha infatti ribadito la necessità che i rimborsi siano erogati agli utenti in termini economici, non tramite “giorni gratis”. Inoltre, Dona è stato critico soprattutto nei confronti del tetto massimo dei 15 giorni: “L’aumento pagato indebitamente dai consumatori è ben superiore ed equivale a 23 giorni.” In tal modo sarebbero abbonati agli operatori telefonici 8 giorni di violazioni. L’UNC è certa: “Sarebbero premiati invece che puniti”.