Sospensione immediata della autorizzazione alla vendita e richiamo di tutti i lotti da farmacie e ospedali in Europa per Zinbryta, farmaco a base di daclizumab beta usato per il trattamento della sclerosi multipla. É quanto raccomanda l’EMA, Agenzia europea dei farmaci dopo che 12 casi di gravi infiammazioni cerebrali, di cui tre mortali, sono stati segnalati nel mondo. In Italia i pazienti trattati con questo farmaco sono circa 50.
7 i gravi casi di encefalite e meningoencefalite tra Germania e Spagna: motivo per cui il farmaco Zinbryta deve essere ritirato dal mercato europeo. Sono numerosi e terribili i casi di infiammazioni al cervello che, secondo gli esperti, sarebbero da collegare proprio all’uso del farmaco. Zinbryta è, al momento, impiegato in moltissime terapie: si stima che sarebbero ben 8 milioni i pazienti a farne uso nel mondo. In Europa, la maggior parte si concentrerebbe in Germania. Biogen, azienda USA che ha un accordo di commercializzazione del farmaco nell’UE lo ha appena annunciato.
“Urge una review dei casi di infiammazione segnalati”, rende noto l’EMA, Agenzia europea dei medicinali. I medici attivi dell’Unione Europea saranno contatti per ricevere specifiche istruzioni. La politica dell’EMA appare chiara: non si devono iniziare nuove terapie con lo Zinbryta, ma i pazienti che ne fanno uso non possono interrompere la somministrazione di loro iniziativa.
Biogen, intanto, ha segnalato all’EMA che ogni studio clinico, condotto in UE, su Zinbryta sarà sospeso. Il farmaco è sotto rigida osservazione già dal 2017, quando era stato sottoposto a review per possibili effetti collaterali sugli epato-citi. Se ne raccomandava già l’uso soltanto per pazienti che non potessero essere curati con terapie alternative.
Ecco il farmaco ritirato (clicca per ingrandire):