Migliaia di persone hanno partecipato al corteo contro il razzismo in corso a Firenze. E ancora una volta si sono registrati momenti di tensione con contestazioni al sindaco Dario Nardella.
A sfilare, partendo da Piazza Santa Maria Novella tutti coloro che dicono ‘no’ anche all’odio e alla violenza. Ma soprattutto per ricordare Idy Diene, il 54enne senegalese ucciso su ponte Vespucci lunedì scorso a colpi di pistola da Roberto Pirrone.
Dopo giorni di vertici e incontri, quella di oggi è una manifestazione “nazionale – sottolineano le associazioni dei senegalesi in Toscana – per ricordare il nostro concittadino, l’amico e fratello Idy, ucciso barbaramente”. Moltissime le sigle e le organizzazioni che aderiscono alla manifestazione. Massiccia la partecipazione: qualcuno parla di 15mila-20mila persone.
Il messaggio del sindaco di Firenze
“Il Comune di Firenze – scrive in un lungo post il sindaco Dario Nardella – si è reso disponibile a farsi carico delle spese per il rimpatrio della salma. Siamo in contatto con la comunità e con i familiari di Idy ai quali proponiamo di organizzare una cerimonia funebre anche a Firenze, la città che era diventata la sua casa, prima di portarlo in Senegal. In questo modo – aggiunge – sarà possibile per l’Amministrazione comunale proclamare per quel giorno il lutto cittadino. In ogni caso Firenze dimostrerà ancora una volta di cosa è capace, organizzando qualcosa di straordinario in memoria di Idy e per condannare ogni forma di violenza e di odio. Alla manifestazione indetta per domani dalla comunità senegalese aperta alla città – conclude Nardella – tutti saremo chiamati a una ennesima prova di dialogo e unita’”. E precisa: “nessuno usi Firenze per giustificare e alimentare insulti e contrapposizioni”.