Una Juve che soffre, che vince, che porta a casa la qualificazione. Una Juve che non entusiasma sul piano del gioco: passa in svantaggio, si chiude dietro, prova a ripartire in contropiede. Il tempio di Wembley carica gli Spurs: le difficoltà bianconere più grandi? La gestione della sfera, l’arrivare dopo l’avversario sulle seconde palle.
Ma alla fine ci pensano loro, come sempre. Chi? I due argentini, Higuain e Dybala, che garantiscono rispettivamente la parità e il successivo sorpasso.
La Juve soffre ancora, fino all’ultimo respiro ma riesce nell’impresa: ecco staccato il pass per i quarti di finale di Champions.
Nella difficoltà del momento Max Allegri riesce a gestire, con razionalità, i cambi e le mosse che risultano fondamentali ai fini del risultato. Trova la quadratura giusta della squadra cambiando al 60′ Matuidi per Asamoah e neanche un minuto dopo inserendo Lichtsteiner al posto di Benatia: “Servivano giocatori con caratteristiche diverse, Asamoah è sottovalutato, ha ricevuto meno complimenti di quanti ne meritasse in carriera; Stephan ha fatto l’assist con Khedira per Higuain. Ora vogliamo recuperare gli indisponibili per il campionato. Sabato la squadra ha dato una svolta e stasera sono contento del passaggio del turno, adesso abbiamo tre partite per dare una mazzata al campionato. Contro l’Udinese bisogna vincere. Cambi decisivi? Le partite le vincono i giocatori, io a volte faccio danni e poi rimedio. I miei ragazzi stanno facendo una stagione straordinaria“.
“Sono molto felice e soddisfatto per la partita giocata e per la qualificazione ottenuta. Abbiamo fatta un’impresa a Wembley”, queste le parole del pipita Higuain che alla domanda circa la sua condizione fisica risponde ancora così: “Sono fermo da 15 giorni. Sono un po’ stanco, ho un lieve fastidio al piede ma nulla di grave”.
Nel post-partita di ieri sera Giorgio Chiellini dedica un piccolo pensiero a Davide Astori, il capitano della Fiorentina recentemente scomparso: “Ci godiamo la serata fino a mezzanotte e domani sarà un giorno difficile perché andremo a salutare il nostro amico e la vita purtroppo per noi va avanti, abbiamo tante cose a cui pensare, ma quando chiudi gli occhi, vedi tua figlia e pensi a quello che è successo diventa dura da accettare. Mi sembra anche riduttivo dedicargli la vittoria, mi auguro solo di portare avanti quello che Davide è stato per noi nel gruppo in Nazionale. Era molto più importante delle presenze che ha fatto. Il nuovo gruppo della Nazionale deve ripartire dal suo esempio, se c’è una speranza di rinascita lo faccia dal suo ricordo”. Queste le parole del difensore bianconero, vicino alla famiglia del calciatore.