Vicende legate alla mafia come le stragi di Via Capaci e di via d’Amelio hanno inciso profondamente sulla storia italiana. È sulla base di queste premesse che si pone il nuovo serial televisivo “Il Cacciatore“. La nuova fiction andrà in onda per sei serate su Rai2 a partire dal 14 marzo. Protagonista centrale sarà Francesco Montanari nei panni del giovane pm Saverio Barone.
Tratto dal libro “Il Cacciatore di mafiosi“, scritto dal magistrato antimafia Alfonso Sabella, la trama ruota attorno alla storia di Saverio Barone, pm della procura di Termini Imerese, che decide di denunciare il proprio capo, Salvatore Donà (Vincenzo Pirrotta), sospettato di collusioni con la mafia. Decisione che cattura l’attenzione di Andrea Elia (Roberto Citran), nuovo procuratore capo di Palermo, che propone a Saverio di entrare nel suo pool antimafia. Barone, essendo il procuratore più giovane, viene soprannominato dai colleghi “cacanidu“, ossia l’ultimo uccello della covata e il primo, di solito, a lasciarci le penne. Ma lui sa cacciare bene le sue prende in un mix di tattica ed istinto: infatti impara a ragionare come loro, anticipandone le mosse.
Inoltre, sarà centrale l’approfondimento della vita privata dei boss a cui Saverio dà la caccia: le vicissitudini di Bagarella che vive il dolore di non riuscire a concepire un figlio con sua moglie. Poi il rancore di Giovanni Brusca, che non vive bene la sua vita da latitante e spera di riuscire a scavalcare Bagarella nel ruolo di “Capo dei capi”. E poi Tony Calvaruso, autista di Bagarella, che si illude di poter vivere una vita da sogno grazie alle ricchezze provenienti dalla mafia, senza doversi macchiare le mani di sangue.
Il primo episodio si intitola ‘Nel bosco’. Saverio Barone, un giovane magistrato in servizio a Termini Imerese, in un mix di ambizione e senso del dovere, denuncia al CSM il suo capo, Salvatore Donà, sospettando una sua collusione con la mafia locale. In quei giorni Tony Calvaruso, uscito di prigione, è in prova per “un nuovo lavoro”: infatti deve fare l’autista personale di Leoluca Bagarella, il boss a capo dell’ala militare della mafia corleonese.