[blockquote]Nella giornata dedicata alle donne, abbiamo pensato di dare un’occhiata al panorama letterario contemporaneo, parlando di autrici molto amate che hanno tratteggiato dei personaggi femminili davvero unici nei loro romanzi.[/blockquote]
Sara Rattaro è sicuramente una delle scrittrici italiane più amate dai lettori, soprattutto per l’emozione reale e profonda dei suoi romanzi. Da poco è tornata in libreria con “Uomini che restano” (Speling & Kupfer) che è andato in ristampa a soli due giorni dall’uscita. In questo romanzo racconta la storia di due donne straordinarie, Fosca e Valeria, che si incontrano in un momento in cui le loro vite sono a un bivio: i loro uomini non sono rimasti. Nonostante il dolore dell’abbandono, hanno deciso di provare a vivere al meglio il loro presente, per riappropriarsi di loro stesse, guardarsi dentro e darsi per davvero la possibilità di ricominciare.
Con una scrittura delicata ed evocativa, Enrica Tesio in “Dodici ricordi e un segreto” (Bompiani) ci racconta di una madre, Isabella, e di una figlia, Aura, emotivamente alla deriva. Entrambe affamate di vita, in modo diverso e con una sensibilità differente, a loro modo si sono aggrappate ad Attilio, un uomo incapace di fare il padre, troppo occupato a essere maestro, bisognoso di essere nonno. E ora che Attilio sta perdendo i suoi ricordi, sembrano ancora più incerte nei loro passi. E la strada è piena di crepe, come le loro anime.
Rosa Teruzzi con “La sposa scomparsa” e “La fioraia del Giambellino” (Sonzogno) ha regalato ai lettori un tris di donne davvero uniche e sorprendenti: Iole, Libera e Vittoria, rispettivamente nonna, mamma e figlia. Tre personaggi dalle caratteristiche diverse, ma con un un unico senso di giustizia, che siano investigatrici improvvisate e “di pancia” o che lo siano con tanto di distintivo. L’autrice sarà il prossimo 29 marzo in libreria con il terzo capitolo della serie, “Non si uccide per amore“: i suoi lettori non vedono l’ora di avere delle risposte su un delitto rimasto per troppo tempo senza colpevoli, ma non solo…
I fan di Alice Basso invece dovranno aspettare il mese prossimo per il quarto volume che ha come protagonista la ghostwriter Vani Sarca, un personaggio amatissimo nonostante non faccia nulla per accaparrarsi le simpatie degli altri, anzi. Le sue doti intuitive e la sua empatia sono un’arma preziosa per il commissario Berganza che l’ha coinvolta nelle sue indagini, tra ironia e suspance, e anche un bel pizzico di romanticismo. I suoi romanzi, pubblicati da Garzanti, sono: “L’imprevedibile piano della scrittrice senza nome”, “Non ditelo allo scrittore”, “Scrivere è un mestiere pericoloso”. Il 26 aprile uscirà “La scrittrice del mistero“.
Un’altra donna indimenticabile degli ultimi tempi è senza dubbio il commissario Teresa Battaglia, protagonista di “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti (Longanesi). Una donna dall’acume sorprendente, affinato in decenni di attività sul campo, attenta osservatrice, capo branco ma anche mamma chioccia. Una vera contraddizione è Teresa: forte e fragile, tenace e disorientata, sicura e confusa. Il suo lato così umano ha fatto breccia nel cuore di tantissimi lettori, non solo in Italia.
Un’altra scrittrice di thriller assolutamente da tenere d’occhio è Barbara Baraldi che è da ieri tornata in libreria con “Osservatore oscuro” (Giunti). La sua giovane profiler è Aurora Scalviati, un personaggio emotivamente molto complesso, empatico, con tante ferite, non solo fisiche. I lettori l’hanno conosciuta in “Aurora nel buio” e la ritrovano in questo secondo libro ancora più determinata, ancora più desiderosa di combattere le sue fragilità, come ha sempre fatto: andandogli incontro.