Enzo Jannacci cantava: “Vengo anch’io. No tu no”, un titolo ampiamente modificabile se riferito a Zlatan Ibrahimovic ed al suo ripensamento circa il ritorno in Nazionale in vista dei mondiali Russia 2018.
Ibrahimovic, fuoriclasse del Manchester United che aveva già annunciato il suo ritiro dalla Nazionale svedese (disputando di fatto la sua ultima partita contro il Belgio ad Euro 2016), avrebbe nostalgia della propria selezione scandinava: “Mi manca la Nazionale. Non credo che qualcuno debba chiamare. Se voglio tornare, lo faccio”.
La sobrietà e i giri di parole, lo sappiamo, non sono di certo il pezzo forte di Zlatan Ibrahimovic che prosegue: “La porta non è chiusa per niente in realtà, quando hai giocato per 20 anni nella squadra nazionale e non ci sei più e vedi gli altri che giocano, è difficile. Non voglio venire solo perché sono qualcuno. Ma non puoi concentrarti sulla squadra nazionale se non giochi; la gente ne sta parlando quando non sono nemmeno nell’elenco”. L’elenco a cui il calciatore fa riferimento è indubbiamente quello dei convocati per Russia 2018: d’altronde sia la Svezia che l’Inghilterra distano poche ore di volto dalla Russia. Insomma, rivedere Ibra al mondiale sembra un’idea più che plausibile.
Ibra viene da un lungo stop (datato aprile 2017) causatogli da un infortunio al legamento crociato durante un match d’Europa League contro l’Anderlecht: dopo il rientro in campo, altro acciacco al ginocchio; adesso però l’attaccante 36enne vorrebbe tornare alla rivalsa per riprendersi un posto da protagonista allo United e dentro la sua Nazionale.