L’Inter dovrà ancora sottostare ai dettami del Fair Play Finanziario della Uefa per la prossima stagione; negli accordi stipulati tre anni fa da Thoir, infatti, viene esplicitato che: “L’accordo verrà applicato alle stagioni sportive 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018, 2018/19 e prevede per i singoli esercizi di: operare in continuità aziendale, il raggiungimento di un break even deficit (debito massimo) non superiore a 30 milioni per il 2015/16 e di un break even (pareggio di bilancio) per il 2016/17″.
Fra le diverse limitazioni del Fair Play c’è anche quella che consiste nella presentazione di una lista che, in termini di valore, pareggi quella presentata nell’ultima apparizione dell’Inter in una competizione Uefa. In questo senso, l’ultima comparsa dei nerazzurri ad un evento Uefa risale alla sciagurata esperienza De Boer in Europa League, anno 2016/2017, interrotta con l’eliminazione ai gironi: in quella lista non furono inseriti nomi di alto valore, proprio per il problema sopracitato. Kondogbia, Jovetic, Joao Mario e Gabigol furono esclusi a vantaggio di nomi come Biabiany, Palacio e Felipe Melo, ritenuti di minor valore.
Guardando al futuro l’Inter accederà alla Champions o all’Europa League, in quanto sembra davvero probabile vista la situazione in classifica e salvo clamorosi risvolti, e perciò i € 30 milioni ricavati dalle cessioni dei vari Banega, Murillo, Medel, Ansaldi presenti nell’ultima lista Uefa 2016/2017 saranno utili ad inserire (per un valore pari alla stessa cifra) Milan Skriniar.
Dunque sia per problemi di “pareggio” in bilancio che di “lista” gli affari low cost sembrano essere la soluzione giusta per il club nerazzurro che in tal senso sta già lavorando sulla pista De Vrij della Lazio e su Asamoah della Juventus; occhio ai colpi che Sabatini potrebbe compiere perché sono diversi i profili interessanti con contratto in scadenza 2019.
Sempre da monitorare, invece, la situazione Mauro Icardi: una sua eventuale cessione risanerebbe innanzitutto i bilanci e risolverebbe le problematiche di lista, e garantirebbe fresche disponibilità economiche per il club utili da investire sul calciomercato.