Un’indagine per omicidio dopo il ritrovamento del cadavere di Kuciak e quello della fidanzata Martina Kusnirova nell’abitazione a Velka Maca, a 65 chilometri da Bratislava, è stato aperto dalla polizia Slovacca. Ad avvertire la polizia erano stati i genitori del giovane perchè non riuscivano a mettersi in contatto con la coppia.
La morte potrebbe essere avvenuta tra giovedì e domenica. Secondo quanto riferito dal comandante della polizia, Tibor Gaspar, Kuciak è morto per un colpo d’arma da fuoco al petto mentre alla sua fidanzata hanno sparato in testa. Il motivo, hanno affermato le autorita’, e’ “molto probabilmente riconducibile al lavoro investigativo del giornalista”.
Secondo fonti di stampa Kuciak stava lavorando su una truffa riguardante i fondi strutturali dell’Ue; il suo ultimo articolo riguardava l’imprenditore Marian Kocner, accusato di frode ed evasione fiscale ma il cui caso era stato archiviato l’anno scorso dalla magistratura.
Ma c’è anche un’altra pista: Kuciak potrebbe essere stato ucciso per volere della ‘Ndrangheta calabrese. A scriverlo su Politico è Tom Nicholson, ex collega di Jan.
Nichiolson racconta che Kuciak si occupò del “trasferimento illegale di fondi strutturali europei a italiani residenti in Slovacchia, i cui legami con la ‘Ndrangheta erano provati”. Jan “aveva messo in piedi una collaborazione con giornalisti investigativi italiani, che potrebbero confermare le identità e i legami criminali degli italiani attivi in Slovacchia”, in particolare “nell’est della Slovacchia, dove io viaggiai nel 2015 e nel 2016 sulle loro tracce…ho ancora gli screenshot delle pagine Facebook in cui il loro capo esortava al voto per il partito Smer (il partito al governo, ndr). “Ma – spiega Nicholson – la criminalita’ organizzata slovacca non ha mai ucciso giornalisti, laddove le bande mafiose italiane non si sono mai fatte scrupoli in questo senso”.
“Se la morte di Jan Kuciak risultasse legata alla sua attività di giornalista, ci troveremmo di fronte a un attacco senza precedenti alla libertà di stampa e alla democrazia in Slovacchia”, ha dichiarato il premier Robert Fico.