Memore del referendum, questa volta Matteo Renzi pensa anche al peggio e chiarisce di non voler fare nessun passo indietro in caso di sconfitta elettorale il prossimo 4 marzo: “Io sono pronto a parlare di programmi, da qui a domenica. Non ci sarà nessun passo indietro e trovo sconcertante che tutto il tema della campagna elettorale sia quel che faccio io. Se pensate che passiamo l’ultima settimana a parlare del dopo, avete sbagliato destinatario”.
Intervistato da Italia 18 su SkyTg24, Renzi chiarisce: “Il problema di un governo ampio è la presenza di Matteo Salvini? Il 5 marzo i problemi della formazione saranno in testa a Sergio Mattarella. Noi non faremo il governo con gli estremisti, perché sarebbe un qualcosa che nessuno in Europa capirebbe”.
“Perché devo raccontare la fantapolitica pensando che sia calciomercato, quando ho dei risultati da esibire? Il mio ministro dell’Economia si chiamava e si chiama Pier Carlo Padoan, meglio la sua serietà o Brunetta e Di Battista? Al Viminale c’è Marco Minniti: vi fidate più di Minniti o di Salvini? I ministri miei e di Gentiloni son lì”, aggiunge Renzi.
Il segretario del Pd ne ha pure per Liberi e Uguali di Grasso: “Essere di sinistra significa essere orgogliosi dei risultati di questi anni, dalle unioni civili alla legge sul Terzo settore a quella sul caporalato. Essere di sinistra significa dare più soldi al ceto medio, gli 80 euro e avere valori e rispettarli”.
“Tra un po’ mi aspetto che mi danno anche la colpa del Burian“, aggiunge Renzi definendo “sconcertante che la campagna elettorale ruoti attorno a quello che faccio io. In questi mesi hanno scritto cose fantastiche sui social”. Di Maio al Governo? “Noi saremo all’opposizione”.