“Questa lista rivendica il fascismo come esperienza storica di riferimento definendo i propri aderenti come ‘fascisti del terzo millennio”. Con queste parole LeU ha annunciato il suo passo indietro in vista della tribuna elettorale delle 17:20 alla quale presenzia anche CasaPound“.
Il partito guidato da Pietro Grasso spiega: “Non intendendo noi di LeU legittimare questa cultura politica in alcun modo, non parteciperemo nel profondo rispetto dell’antifascismo”.
I vertici di LeU si scusano quindi con la Rai come soggetto pubblico radiotelevisivo e con i telespettatori dopo che CasaPound è risultata tra le liste sorteggiate per partecipare al confronto.
“L’antifascismo – ribadiscono a LeU – è alla base della nostra Costituzione repubblicana“.