Angela Merkel si è presentata al congresso della CdU per dare il via alla Grosse Koalition come una statista globale. “Questa nuova grande coalizione”, dichiara con fermezza, “ha un significato che va ben oltre la Germania”. Sono oltre mille i delegati che affollano la sala per ascoltare le sue parole. Il suo discorso è insolitamente lungo.
Talvolta sembra riecheggiare Macron: “Il destino dell’Europa o è nelle nostre mani o è nelle mani degli altri. Vogliamo decidere noi, prima che lo facciano altri”. Si riferisce a Trump? A Putin? A Erdogan? Angela Merkel intendeva inaugurare oggi “un nuovo inizio” per l’Europa, prima che per la Germania.
Il discorso appassionato di Angela Merkel
È passione quella che emerge dalle parole di Angela Merkel: “In troppi campi, l’UE è debole e lenta”, ha affermato. Toccando tutti i temi sensibili, la cancelliera ha convinto i delegati sulla dinamica economica, sulla disoccupazione giovanile, sull’innovazione. Torna più volte sulla stabilità dell’Euro, cavallo di battaglia della Germania merkeliana. Insiste, poi, sulla collaborazione (il riferimento ai paesi dell’est è a dir poco evidente), ribadendo la necessità della sua “politica delle porte aperte”. Con il suo consueto spirito da leader, si complimenta con la sua squadra che “può essere orgogliosa” di quanto è riuscita ad ottenere.
Merkel contro razzismo e antisemitismo
“Tutti questi incontreranno la nostra ferma resistenza”, ha poi aggiunto con appassionata convinzione, riferendosi al populismo nazionalista che semina pillole di razzismo e antisemitismo nel dibattito pubblico tedesco. “L’antisemitismo non è di casa in questo Paese”, ha affermato, “così come l’odio per gli stranieri”. Dopo i molti attacchi che la cancelliera ha ricevuto dopo le elezioni, dopo aver registrato il peggior risultato elettorale di sempre, Angela Merkel appare pronta a ripartire.