Il gelo è arrivato in tutta Italia, da Nord a Sud. Un pilone è crollato, per il forte vento, sul Ponte della Libertà, la strada d’accesso a Venezia, bloccando il traffico in entrambe le direzioni. Nessun mezzo o persone sono rimasti coinvolti. Nel crollo, il pilone ha tranciato la linea elettrica del tram, rendendo così inservibile la linea. L’incidente si è verificato sulla corsia che da Mestre porta a Venezia ma il traliccio ha occupato anche parte dell’altra corsia. Il traffico è bloccato e l’accesso al ponte è consentito solo ai mezzi d’intervento.
Scuole chiuse a Roma lunedì in previsione dell’ondata di gelo e dell’allerta neve. “Firmata l’ordinanza sindacale che dispone la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, compresi gli asili nido”, si legge in una nota del Campidoglio. Al Centro è previsto l’arrivo della neve e temperature fino a -15 gradi, con rischio ghiaccio sulle strade. Scuole chiuse anche a Tivoli, nei comuni dei Castelli romani.
A L’Aquila tutti gli studenti resteranno a casa lunedì 26 e martedì 27 febbraio per l’allerta meteo nelle prossime 48 ore: previste infatti neve e temperature fino a -15 gradi, con rischio ghiaccio sulle strade. Temperature a picco anche in Piemonte, con minime che potranno toccare i -10 gradi. Situazione d’emergenza nelle zone terremotate del centro Italia, in particolare per le persone costrette a vivere nelle famose ‘casette’ di Amatrice e Accumoli.
Il gelo vera emergenza nelle zone terremotate
A più di un anno dal terremoto, nelle 515 casette di Amatrice si vive una situazione al limite, con le abitazioni che presentano infiltrazioni di acqua piovana dalle coperture e perdite dalla rete idrica e di riscaldamento. A ciò si aggiunge, cosa di non poco conto, visto le temperature proibitive di questi giorni, il divieto, in tutti i moduli, dell’installazione di stufe e camini.
Una situazione infernale della quale, in questi giorni di gelo, poco si parla ed invece la vera emergenza italiana riguarda proprio le zone devastate dal terremoto che, questo inverno, sembrano davvero dimenticate dalle istituzioni.
Nei giorni scorsi l’Agenzia regionale di Protezione Civile del Lazio ha riunito i rappresentanti dei coordinamenti delle associazioni di Protezione Civile organizzando un piano proprio per le zone definite ‘fragili’.
Sono stati sensibilizzati gli enti proprietari delle strade ad attuare puntualmente i ‘piani neve’ e i Comuni, le Province del Lazio e la Città Metropolitana di Roma ad attuare le previsioni dei piani di emergenza. Ai volontari di Protezione Civile già presenti sul posto si aggiungono altre 5 squadre provenienti dalle altre province.
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