Guerriglia con tanto di sassaiola e lancio di lacrimogeni nel cuore di Torino. I tafferugli si sono scatenati durante il corteo antifascista contro CasaPound a ridosso di corso Vittorio Emanuele. Il cordone delle forze dell’ordine ha evitato che si raggiungesse l’albergo in cui era previsto un comizio elettorale di Simone Di Stefano.
Al tentativo di forzare il blocco la polizia ha risposto con idranti e una brevissima carica di alleggerimento. Sei agenti sono rimasti feriti negli scontri. Alcuni gruppi di manifestanti hanno divelto le recinzioni di un cantiere stradale e hanno raccolto pietre scagliandole contro le forze dell’ordine.
La polizia ha risposto con idranti e lacrimogeni, cercando di disperdere i manifestanti che si sono diretti verso corso Inghilterra. Contro le forze dell’ordine sono state lanciate anche bombe carta imbottite di schegge di metallo e di legno. Una manifestante e un giovanissimo sono stati bloccati dalla polizia. Le schegge sono state trovate conficcate nelle protezioni indossate dal personale in assetto antisommossa.
A Perugia intanto continuano le indagini sulla rissa che ha portato all’accoltellamento di un militante di Potere al Popolo. Tre militanti di CasaPound e due di Potere al popolo risultano indagati dalla procura di Perugia. Un 37enne era stato accerchiato da alcune persone e poi colpito tre volte con un’arma da taglio mentre stava affiggendo manifesti elettorali.
Foto da Twitter.