Lo slalom speciale è una disciplina strana. Anche i dominatori della specialità possono fallire, basta una frazione di secondo. Lo hanno imparato sulla loro pelle Marcel Hirscher e Henrik Kristoffersen, usciti di scena rispettivamente nella prima e nella seconda manche, quando ormai il norvegese vedeva loro a portata di mano.
Alla fine, il più lesto ad approfittare di questa doppia debacle è stato il veterano svedese Andre Myhrer, che a trentacinque anni suonati si prende la vittoria più bella della sua carriera, dopo gli argenti e i bronzi mondiali accumulati nel corso delle stagioni. Battuti il rampante svizzero Zenhaeusern e Michael Matt, che non riesce ad eguagliare l’oro conquistato a Sochi dal fratello maggiore Mario.
Qualche rimpianto per Manfred Moelgg, quarto dopo la prima manche, ma solo dodicesimo al traguardo, a causa di un errore nella parte centrale, mentre Gross, condizionato dall’infortunio riportato in prova qualche giorno fa. Usciti nella prima manche, invece, il giovane Vinatzer e Riccardo Tonetti.