Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker prevede uno scenario fosco per il post-4 marzo. Da Bruxelles, Juncker ha manifestato la sua preoccupazione “per l’esito delle consultazioni” spiegando che “dobbiamo prepararci allo scenario peggiore, cioè un governo non operativo in Italia”.
“È possibile una forte reazione dei mercati nella seconda metà di marzo. Ci prepariamo a questo scenario“. Oltre alle elezioni italiane del 4 marzo, il presidente della Commissione Ue ha ricordato anche il referendum Spd per la ratifica del “contratto di coalizione” con Angela Merkel, dicendo però di essere più preoccupato per l’esito delle consultazioni del nostro Paese.
Il premier Paolo Gentiloni, però, la vede diversamente: “Lo tranquillizzerò, i governi tra l’altro sono tutti operativi, i governi governano. Non sono d’accordo sul vedere come queste elezioni come un salto nel buio, certo sarà importante che forze più affidabili, e dal mio punto vista innanzitutto il centrosinistra, abbiano un ruolo fondamentale per non buttare via i risultati raggiunti. Non ho paura del baratro, gli italiani vogliono la continuità”.