Nuove pressioni su Mark Goldring, il numero uno di Oxfam. Il Daily Telegraph ha annunciato la convocazione dello chief executive della ONG da parte di una commissione parlamentare. Dopo il duro intervento di ieri del premier May, Goldring e Thomson, presidente Oxfam, insieme ai vertici di Save the Children sono stati chiamati in parlamento per una difficile audizione a proposito delle garanzie per gli assistiti delle ONG.
Oxfam convocata in parlamento
Diversi i deputati britannici che hanno contestato Goldring, Thomson e Winnie Byanyima durante l’audizione. “Vergogna”, avrebbero detto il presidente e la direttrice di Oxfam International, mentre Goldring si scusa delle recenti affermazioni che l’avevano portato sempre più nell’occhio del ciclone. “Nessuno ha ucciso neonati in culla”, aveva infatti dichiarato alla stampa lo chief executive di Oxfam, lamentando la “ferocia degli attacchi” ricevuti. Una strana strategia di difesa per il vertice assoluto di un’organizzazione assediata dalle accuse di abusi sessuali e insabbiamenti.
Il Times ancora contro Goldring
Il Times torna, intanto, all’attacco: Lesley Agams, coordinatrice di Oxfam Nigeria, è stata allontanata nel 2010 da un dirigente dell’ONG che lei stessa aveva accusato di aggressione sessuale. Goldring avrebbe avallato la decisione, senza indagare ulteriormente, “solo per quieto vivere”.
Il crollo di donazioni e contributi
Durante l’audizione, Oxfam prova a raccogliere i cocci, quantificando il danno. Sarebbero 7000 le donazioni cancellate dopo lo scoppio dello scandalo, solo negli ultimi dieci giorni. Il governo May ha congelato i finanziamenti. Oggi, inoltre, dipartimento federale degli affari esteri della Svizzera, tra i principali finanziatori di Oxfam (ha donato in quattro anni più di 20 milioni di franchi), ha annunciato di sospendere in via definitiva qualunque contributo.