È stato accerchiato, poi aggredito e infine pestato a sangue. La vittima della vicenda è Massimo Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova, che è stato subito portato all’Ospedale Civico di Palermo. I fatti sono accaduti nella centralissima via Dante, probabilmente sotto gli occhi di diversi testimoni.
Ursino ha una frattura al naso, ematomi al volto e in tutto il corpo e una sospetta lesione alla spalla. I medici del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civico gli hanno diagnosticato una prognosi di venti giorni. Nella notte sono scattate diverse perquisizioni in diversi centri sociali. Cinque persone sono state condotte in questura. Ispezioni anche nei locali del centro sociale “Malarazza” di via Cavour.
“A Palermo lo sanno tutti chi sono gli aggressori, anche il sindaco Orlando”, ha detto Ursino. Proprio il sindaco Leoluca Orlando, a seguire, è intervenuto sulla vicenda: “Quanto avvenuto con l’aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza”.
“Condanno, senza se e senza ma, la vile aggressione ai danni di Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova di Palermo. Un atto inqualificabile, frutto del pesante clima di odio politico che caratterizza in Italia le ultime fasi di questa campagna elettorale. Si vuole a tutti i costi innescare una spirale di violenza per fare ripiombare, non solo Palermo, negli anni bui della Prima Repubblica e dello scontro fisico. Nella certezza che gli inquirenti riusciranno a fare luce sugli autori dell’agguato di via Dante, faccio appello ai militanti di tutti gli schieramenti affinché in ognuno il coraggio e l’intelligenza vadano sempre assieme, nel rispetto delle idee altrui”, ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
“Chi arma la mano di questa feccia sono i vari Parenzo, i vari Boldrini e compagnia: piccoli uomini che trovano in branco il coraggio che altrimenti, da soli, non troverebbero mai.Vicini a Massimo! Forza Nuova ti si stringe intorno”, ha dichiarato in una nota Forza Nuova.
Il raid punitivo, intanto, è stato rivendicato con un comunicato inviato via mail a diversi organi di informazione locale: “A pochi giorni dall’arrivo in città di Roberto Fiore, atteso in città per un comizio in conclusione della campagna elettorale – si legge nella email – Massimo Ursino, uomo di spicco e dirigente nazionale del partito Forza Nuova, è stato colpito in modo esemplare mentre passeggiava per le vie del centro. È stato bloccato, immobilizzato e legato con del nastro adesivo, poi lasciato a terra senza possibilità di fuggire”.
“Chi afferma che esista una ‘minaccia fascista’, a Palermo come in tutta la Sicilia – prosegue la nota – dovrà ricredersi: questi uomini di poco conto appartenenti a formazioni neofasciste, che fanno di razzismo e discriminazioni il loro manifesto politico nonché la costruzione della loro identità forte e battagliera, si sgretolano in men che non si dica sotto i colpi ben assestati dell’antifascismo. Infatti non sono in grado di difendere sé stessi, figuriamoci di attuare il loro programma politico”.
“I fatti avvenuti oggi sono la dimostrazione del fatto che sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumita’ e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo e’ antifascista, nelle pratiche e nella quotidianita’ di chi la vive. A Palermo non c’e’ spazio per il fascismo”.
La Digos intanto è al lavoro per identificare gli autori del raid che è stato ripreso con un telefonino da una ragazza che faceva parte del gruppo di aggressori. Le immagini sono particolarmente cruente. Nel video, pubblicato su You tube, si sente la ragazza che cerca di tranquillizzare i passanti terrorizzati: “Tranquilli, è solo una scherzo…“.
Massimiliano Ursino venne arrestato nel luglio 2006 per aver rapinato e picchiato con le spranghe due immigrati del Bangladesh dopo averli rapinati. Ursino venne condannato in primo grado a due anni e mezzo di carcere. Nel giugno 2005, invece, sempre con altri due complici, aggredì con pugni e bastonate un nigeriano e un altro giovane originario di Siracusa in via Candelai.