“L’ONU riconosca la Palestina”. È la speranza – e l’augurio – di Abu Mazen, presidente dell’Anp, che chiede una conferenza di pace per determinare il riconoscimento ONU dello stato palestinese. “Non danneggerà alcun negoziato futuro”, ha detto ai paesi membri del Consiglio di Sicurezza, riuniti oggi a discutere sulle questioni relative al Medio Oriente. Tra le richieste avanzate dal presidente, anche il disconoscimento ufficiale degli Stati Uniti dal loro tradizionale ruolo di mediatori.
“Hanno violato la legge internazionale”, dichiara Abu Mazen al Consiglio di Sicurezza. Si riferisce al riconoscimento ufficiale – da parte del governo Trump – di Gerusalemme come capitale di Israele (e al conseguente spostamento dell’ambasciata USA da Tel Aviv). Ha chiesto, quindi, che venga creato un “meccanismo multilaterale internazionale” per risolvere le questioni mediorientali, su cui gli Stati Uniti non posso avere un ruolo di prim’ordine.
Abu Mazen, terminato il discorso, ha tuttavia lasciato la sala senza ascoltare le repliche di USA e Israele. “Corre via dal dialogo”, ha poi commentato l’ambasciatore di Israele, Danny Danon, accusando il leader palestinese di aver rifiutato di incontrare Netanyahu, leader di Israele. Danon ha aggiunto: “Abu Mazen non è più parte della soluzione, è il problema”.
Antonio Guterres, segretario generale ONU, ha invece riaffermato l’importanza – e la necessità – di creare “due stati democratici che convivano fianco a fianco”. Non ci sarebbe alcun piano “b”.