Dalle pagine del Corriere della Sera in edicola questa mattina arrivano notizie preoccupanti per i tifosi del Milan. Secondo un’inchiesta del quotidiano di via Solferino, infatti, il patrimonio del patron del club Yonghong Li sarebbe stato messo all’asta in Cina per bancarotta, a causa delle insolvenze nei confronti della Jiangsu Bank, per un debito risalente al 2015.
La holding detenuta da Li, Jie Ande, non sarebbe riuscita a rimborsare il debito e, nel febbraio 2017, sarebbe stata disposta dal tribunale di Futian la vendita all’asta del pacchetto nella società di packaging su Taobao, l’equivalente cinese di E-Bay. Lo scorso 8 gennaio, stando a quanto ricostruito dal Corriere, anche la Banca di Canton avrebbe chiesto la liquidazione per bancarotta della holding Jie Ande, un’ulteriore pretesa che complica ulteriormente la situazione.
Nel frattempo però, nonostante queste dubbie posizioni patrimoniali e finanziarie nel suo paese d’origine, l’imprenditore acquistava senza problemi il Milan, presentando un documento che indicava tra le proprie fonti di garanzia anche la partecipazione oggetto del pegno nei confronti della banca di Jiangsu, ritenuto valido e accettabile da parte dei vertici Fininvest. Un acquisto che, col passare dei mesi, si fa sempre più oscuro.