Bogdan Andrea Tibusche, l’ex fidanzato romeno della deputata grillina Giulia Sarti, è stato interrogato alla Procura della Repubblica a Rimini fino alle 4.30 di notte nell’ambito della vicenda sulle restituzioni “fantasma”. Tibusche è indagato per appropriazione indebita aggravata dall’ospitalità e dalla coabitazione con la deputata.
L’uomo ha consegnato messaggi, chat e corrispondenza al vaglio del tecnico informatico incaricato dalla Procura. La Sarti ha spiegato che Bogdan, consulente informatico si “occupava, con il mio consenso della gestione della contabilità”, incluse le restituzioni al fondo del microcredito.
“Bogdan mi aveva avvisato che non avrebbe fatto i versamenti in maniera puntuale e che quei soldi gli servivano urgentemente per curarsi ma ero convinta che avrebbe fatto i versamenti in un secondo momento”, ha detto la Sarti. Ma la vicenda sembra sempre meno limpida.
Vedremo come va a finire perché la verità è tutta un’altra. Usciranno diverse conversazioni e forse non vi conviene esporvi ora. Io ho un brutto vizio: registrare tutto e pure le telefonate”, scrive ancora.”, scrive su Facebook Andrea De Girolamo, profilo riconducibile all’ex fidanzato di Giulia Sarti, Bogdan Andrea Tibusche, denunciato dalla deputata pentastellata per aver sottratto alcune migliaia di euro.
“Se ancora non fosse chiaro, non ho sottratto neanche un centesimo di quanto avevo destinato al Fondo per le piccole-medie imprese”, scrive in un post su Facebook la Sarti. “Immediatamente provveduto l’importo che non risultava regolarmente versato, circa 23.000 euro”.
Nessuna delle somme sottratte “è rimasta nella mia disponibilità e che ho fornito subito al Movimento i miei estratti conto”, sottolinea la deputata grillina spiegando “questi giorni sono stati particolarmente sofferti”. “Per il Movimento farei qualsiasi cosa e ho scelto di autosospendermi perché finché questa storia non verrà chiarita, io voglio affrontarla da sola e non arrecare il benché minimo danno a questa fondamentale campagna. Tutto dovrà essere chiarito nelle sedi opportune – conclude la Sarti – È chiaro che io in Parlamento non sopporterei mai di stare nel gruppo misto quindi o la questione verrà risolta prima della eventuale proclamazione, oppure rassegnerò immediatamente le dimissioni dalla Camera”.
Foto da Twitter.