Un fiume di banconote false da 100 euro immesse nei circuiti nazionali. È quanto hanno scoperto i Finanzieri della Guardia di Finanza di Catania che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare personale nei confronti di quattro persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla spendita di banconote false.
Il capo dell’organizzazione, l’adranese Antonino Liotta (classe 1975), è stato condotto nel carcere di Catania Piazza “Lanza”, mentre gli altri tre soggetti sono finiti agli arresti domiciliari. Il sodalizio criminale riusciva a garantirsi “illeciti e reiterati guadagni in danno di ignari commercianti”.
Arresti a Catania, le intercettazioni telefoniche
Grazie alle intercettazioni telefoniche sono state ricostruite le varie fasi attraverso le quali gli indagati spacciavano le banconote false in numerose province (Catania, Messina, Caltanissetta, Agrigento, Siracusa, Cosenza, Vibo Valentia, Catanzaro, Reggio Calabria, Bari, Taranto, Lecce e Brindisi) presso diversi piccoli esercizi commerciali, prediligendo quelli privi di dispositivi di controllo delle banconote e/o di impianti di video-sorveglianza.
In alcuni casi neppure la presenza di dispositivi per il riconoscimento delle banconote false e l’attenzione prestata dagli esercenti hanno impedito la consumazione del reato. Gli indagati, infatti, in alcuni casi, sono riusciti a persuadere i commercianti più cauti e sospettosi dicendo loro di essere degli appartenenti alle Forze di Polizia. L’indagine, infatti, trae origine proprio dalla denuncia di uno di questi commercianti che aveva ricevuto banconote false per il pagamento della merce acquistata da uno degli arrestati spacciatosi come appartenente alla Guardia di Finanza.