Blitz a sorpresa del Nucleo speciale antitrust della Guardia di Finanza, su richiesta dell’Autorità garante concorrenza e mercato, nelle sedi dei principali operatori di telefonia fissa e mobile e in quella della Assotelecomunicazioni di Roma.
Le ispezioni, a quanto si apprende, riguardano possibili intese restrittive della concorrenza e sarebbero collegati alla fatturazione mensile delle bollette.
“Pienamente accolto l’esposto del Codacons che chiedeva all’Antitrust di accertare una intesa anticoncorrenza da parte della compagnie telefoniche operanti in Italia”, riporta l’associazione a tutela dei consumatori. “Il Codacons è stata l’unica associazione che in Italia ha presentato un esposto all’Antitrust sulla questione delle fatturazioni a 28 giorni, e finalmente le nostre denunce iniziano a dare frutti”, afferma il presidente Carlo Rienzi.
In particolare” avevamo segnalato come alcune compagnie telefoniche, a seguito del divieto di inviare bollette ogni 28 giorni, avessero comunicato ai propri clienti aumenti delle tariffe praticamente identici, circostanza che poteva rappresentare una intesa finalizzata a ridurre la concorrenza e danneggiare i consumatori”.
“Se i principali operatori della telefonia applicano rincari contemporaneamente e nella stessa misura, l’utente non può nemmeno avvalersi del diritto di recesso, perché viene privato della possibilità di migrare verso società più convenienti – aggiunge Rienzi. Se saranno accertati illeciti da parte dell’Antitrust, avvieremo una class action contro le compagnie telefoniche per gli enormi danni economici prodotti agli utenti”.
“Ottima notizia, basta con i soprusi perpetuati dalle compagnie telefoniche“, commenta Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Abbiamo presentato ormai decine di esposti tra Antitrust e Autorità delle comunicazioni sulla questione delle bollette a 28 giorni“.
Non è pensabile che “tutte, o quasi, stiano magicamente aumentando le tariffe, guarda caso, dell’8,6%”, conclude Dona. “È ora, poi, che finalmente si rimborsino gli utenti e che le compagnie stornino quanto hanno indebitamente incassato a partire dal 23 giugno 2017″.
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E' estremamente necessario che fra noi cittadini democratici ci sia una voce che metta in evidenza quanto ci viene imposto, senza alcuna autorizzazione, comportamenti truffaldini da parte di Aziende private! Mi domando quale politico, in piena campagna elettorale, abbia scoperto un danno così evidente a carico delle persone che invece vanno tutelate! Se Carlo Rienzi si fosse candidato per essere eletto Presidente del Consiglio non avrei esitato a votarlo! Grazie Avv. Rienzi