Cengiz Under sta vivendo a soli vent’anni la sua prima esperienza calcistica estera indossando la maglia della Roma. Sono 1877 i Km che separano Sindirgi, un piccolo distretto Turco dove Under è nato, dalla grande capitale italiana. Due culture sicuramente diverse ma Under, che pian piano sta trovando più spazio per dare il suo contributo in campo, si sta abituando al mondo occidentale: nella prima parte del campionato è stata dura, ha avuto poche possibilità d’esprimersi, giocando pochi minuti.
E’ un ragazzo semplice, pacato. Condivide il suo attico, quello che prima era di Szczesny che adesso para nella Juve, con Serhat Balci (un suo vecchio amico) che lo fa sentire come a casa. Lo stesso Balci ha rivelato come per Under l’ambientamento sia stato particolarmente difficile: vivono in zona Eur, centro vissuto e “calpestato”. Dal gommista di Naiggolan agli uffici e i ristoranti: un luogo particolarmente urbano che Cengiz, col tempo, ha imparato a fare suo e ad amarlo semplicemente.
Oggi la Roma ha bisogno di Under e Under della Roma. Nelle ultime due vittorie contro le altrettante ultime del campionato, Cengiz ha timbrato tre volte il cartellino: fondamentale il suo goal nei primi minuti contro il Verona (terminata 1 a 0 per i giallo-rossi) e importante la sua doppietta rifilata nell’ultimo match casalingo contro il Benevento (Roma-Benevento 5 a 2). Under trova sempre più spazio nelle gerarchie di Eusebio Di Francesco, in lotta con El Shaarawy per una maglia da titolare.
Anche dopo le recenti prestazioni si è dimostrato un ragazzo semplice ed intelligente: sa che deve ancora dimostrare molto al pubblico e a se stesso. Passa le sue giornate in compagnia della famiglia (tramite le video chiamate quando loro non sono presenti a Roma) e preferisce a tutto lo shopping, piccolo peccato di gola che si concede spesso nei vicoli di via Condotti, zona piazza di Spagna.