Lo specialista dell’antidroga Antonio Pignataro prenderà il posto di Vincenzo Vuono al vertice della questura di Macerata. Il Dipartimento di Pubblica definisce ufficialmente il suo provvedimento come “un normale avvicendamento di incarichi”, ma è evidente il ruolo giocato nella vicenda dalle manifestazioni antifasciste e antirazziste prima negate e poi autorizzate dall’ormai ex questore.
Vuono, nominato nel novembre del 2017, rientrerà al Dipartimento con l’incarico di studio, ricerca e analisi, mentre Antonio Pignataro lascerà l’incarico di direttore del servizio II della Direzione centrale servizio antidroga. Vuono, dal 1995 al 2012, ha diretto tre commissariati in città (Borgo, Primavalle e Salario-Parioli), poi quello di Tivoli e quello di Ostia.
L’attentato xenofobo del 28enne Luca Traini, in cui sono rimaste ferite sei persone di colore e l’omicidio di Pamela Mastropietro, la 18enne romana uccisa a Macerata, non risultano collegati con l’avvicendamento ai vertici della questura. Ma le mille polemiche che hanno avvolto il corteo di sabato stonano troppo con la versione del Dipartimento.